Le città della Via della Seta in Uzbekistan sono di una bellezza stravolgente. E pensare che fino a pochi mesi fa ne conoscevamo a malapena l’esistenza.
Solo un documentario di Piero Angela potrebbe raccontare nei dettagli la complessa storia di queste oasi, teatro di commerci internazionali e di guerre sanguinarie da secoli e secoli. All’apparenza di tradizione e architettura prettamente islamiche, queste città portano i segni di tutti i popoli che le hanno conquistate e governate oltre agli arabi (fra cui persiani, mongoli e russi).
Khiva, perla del deserto
Khiva è la piu remota fra le città uzbeke della Via della Seta ed anche quella con il centro storico meglio preservato. Questo piccolo gioiello continua ad essere un’oasi cinta da mura imponenti e circondata dal deserto. La gente del posto è adorabile e ancora poco abituata al turismo.

Ci vogliono sei ore di macchina in pieno deserto per raggiungere Bukhara da Khiva. Durante il tragitto pensiamo alle caravane che facevano lo stesso percorso in cammello o a cavallo… incredibile.

Bukhara, labirinto di bazaar e madrasa
Camminando per le strade di Bukhara sotto il sole cuocente, non è e difficile immaginare i commercianti della Via della Seta che contrattavano nei bazaar e nei caravanserragli, che scambiavano monete e merci e che si godevano un piccolo paradiso dopo avere fatto viaggi infiniti.

Samarcanda, oh oh cavallo oh oh
Ovviamente abbiamo cantato la canzone di Vecchioni ammirando gli imponenti e fastosi monumenti costruiti da Tamerlano e suo nipote Uluk Bek. Si tratta di una città affascinante con un passato di gloria e decadenza.


Informazioni aggiuntive per chi volesse viaggiare da queste parti
Purtroppo e per fortuna il governo attuale ha stanziato fondi per sviluppare il turismo in queste zone. Dato che non ci convincono le tecniche di restauro locali (si tratta spesso di rifacimenti più che di restauri), affrettatevi prima che il fenomeno della ”disneyficazione” sia completato.

Le temperature a Khiva e Bukhara in estate arrivano fino a 45 gradi o più . Meglio andare in primavera o autunno. A Samarcanda invece si sta un po’ meglio.
Vi vedo felici e questo è il miglior messaggio che ci potete inviare da un mondo bellissimo e straniero ai nostri occhi.
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Vorrei un post di Federico, a questo punto….
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Ehehehe arriverà prima o poi 😉
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🐎✨🐎
E poiii e poooi?
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Appena tornati da un trekking meraviglioso di 4 giorni!!! Scriviamo presto 🙂
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